Domanda e Offerta

Naturalmente, sia la domanda che l’offerta potrebbero cambiare nel tempo e, in questo caso, anche il prezzo di equilibrio si modificherà. Supponiamo che ci sia una crescente tendenza verso uno stile di vita più salutare e che l'olio d'oliva sia percepito come una scelta più sana rispetto ad altri tipi di oli. Questa percezione positiva potrebbe stimolare la domanda di olio d’oliva. Nel diagramma cartesiano, ciò si tradurrebbe in uno spostamento verso destra della curva della domanda (blu).
Questo spostamento, a parità di offerta, aumenterebbe il prezzo di equilibrio e la quantità di olio d'oliva venduta.

Al contrario, immaginiamo che si verifichi una malattia delle piante di olive che riduca la quantità di olive disponibili per la produzione di olio. Questo aumenterebbe i costi di produzione per gli olivicoltori. Sul diagramma, ciò si tradurrebbe in uno spostamento verso sinistra della curva dell'offerta (rossa), indicando una minore quantità di olio disponibile a ciascun livello di prezzo. A parità di domanda, ciò aumenterebbe il prezzo di equilibrio e ridurrebbe la quantità venduta.

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Le fluttuazioni dei prezzi, sia che si tratti di beni fisici che di mercati finanziari, sono essenzialmente guidate dallo stesso principio: l'interazione dinamica tra domanda e offerta.
Comprendere questo rapporto è fondamentale per analizzare e prevedere i movimenti di mercato.

Nel mercato azionario, proprio come abbiamo visto nel caso dell'olio d'oliva, i prezzi delle azioni sono determinati dall'equilibrio dinamico tra la domanda degli acquirenti e l'offerta dei venditori. Di solito, quando domanda e offerta si bilanciano, il prezzo di un titolo si muove all'interno di un intervallo stabilito, o trading-range. Tuttavia, questo equilibrio è spesso soggetto a variazioni dovute a fattori esterni, come nuove informazioni economico finanziarie o cambiamenti nelle prospettive del mercato, che possono spostare rapidamente la domanda o l'offerta, influenzando così il prezzo delle azioni.

Nel mercato azionario, proprio come abbiamo visto nel caso dell'olio d'oliva, i prezzi delle azioni sono influenzati da un delicato equilibrio tra la domanda degli acquirenti e l'offerta dei venditori. Questo equilibrio, che determina il movimento dei prezzi all'interno di un intervallo stabilito, è continuamente influenzato da fattori esterni come le informazioni economiche e i cambiamenti nelle prospettive del mercato. Questi fattori possono scatenare significativi movimenti di prezzo, sia in un contesto rialzista che ribassista, attraverso un processo di accumulo e distribuzione.

Questi principi sono direttamente applicabili al trading a breve termine. In tale scenario, possiamo cogliere in modo più evidente e schematico le tre fasi che conducono a un possibile cambiamento di impostazione del mercato che riflettono il più ampio processo di equilibrio tendenziale tipico dei mercati.
Normalmente questo processo si articola in tre stadi:

• Esaurimento
• Assorbimento
• Iniziativa

Esaurimento

Questa fase si verifica quando il movimento corrente del mercato inizia a perdere slancio.

In un mercato rialzista, l'esaurimento si verifica quando la domanda di un titolo, inizialmente elevata a causa di fattori positivi come buone notizie sull'azienda, comincia a diminuire. Questo non significa necessariamente un immediato calo dei prezzi, ma indica che il numero di acquirenti è in calo e che l'entusiasmo iniziale sta svanendo. Questo stadio è indicativo del fatto che gli investitori iniziano a chiudere le loro posizioni, forse a causa della realizzazione di profitti o di una riduzione generale dell'interesse per quel particolare titolo.

In un mercato ribassista, l'esaurimento si manifesta quando l'offerta di un titolo, inizialmente aumentata a causa di percezioni negative o notizie sfavorevoli, comincia a esaurirsi. Qui, i venditori che hanno spinto il prezzo verso il basso iniziano a ridurre la loro pressione di vendita.
L'esaurimento è indicativo di un possibile cambiamento di tendenza, ma non fornisce ancora una certezza. È piuttosto un segnale che il trend corrente sta perdendo forza e che il mercato potrebbe presto cercare una nuova direzione.

Assorbimento

Durante questa fase, il mercato tende ad assorbire l'ultimo slancio residuo del trend corrente.

In un mercato rialzista, la fase di assorbimento si verifica dopo il periodo di esaurimento, quando l'aumento iniziale della domanda inizia a diminuire. Qui, la definizione di "assorbimento passivo" diventa cruciale. Si tratta di un periodo in cui i grandi trader o gli investitori istituzionali iniziano a vendere le loro azioni, ma ancora in maniera non abbastanza significativa da invertire il trend. Questa vendita "passiva" si verifica a livelli di prezzo più alti e serve principalmente a soddisfare la domanda residua senza causare un calo significativo dei prezzi.

In questo contesto, l'assorbimento non implica un'inversione immediata del trend, ma piuttosto un rallentamento o una stabilizzazione del movimento ascendente dei prezzi. I grandi trader, vendendo in questa fase, "assorbono" effettivamente la liquidità fornita dagli acquirenti in ritirata, permettendo al mercato di stabilizzarsi temporaneamente.
Questa fase di assorbimento è dunque un periodo di transizione, in cui il mercato si adatta alle condizioni di domanda e offerta modificate. L'eventuale passaggio all'iniziativa dei venditori, che segna un'inversione di tendenza eventualmente verso un mercato ribassista, avviene solo dopo che questa fase di assorbimento si è conclusa e la pressione di vendita diventa sufficientemente forte da superare la domanda residua.

Allo stesso modo in un mercato ribassista, l'offerta di un titolo aumenta, solitamente scatenata da notizie negative o da un cambiamento nelle prospettive economiche dell'azienda. Questo incremento dell'offerta porta a una discesa dei prezzi.
L'assorbimento in questo contesto si riferisce al momento in cui la pressione di vendita inizia a essere controbilanciata da un aumento della domanda. Sono soprattutto i trader di lungo periodo attratti dai prezzi vantaggiosi che iniziano a entrare nel mercato e che assorbono l'offerta disponibile.
Tuttavia, durante questa fase, l'offerta supera ancora la domanda, quindi i prezzi non si riprendono significativamente ma tendono piuttosto a stabilizzarsi.
Questa fase di assorbimento rappresenta un periodo di transizione, durante il quale il mercato "testa" se ci sia sufficiente interesse di acquisto a prezzi bassi per sostenere un'inversione di tendenza. La vendita aggressiva si attenua, e gli acquirenti iniziano a mostrare più interesse, ma non abbastanza da invertire il trend.

Una svolta rialzista può essere innescata solo se la fase di assorbimento porta a una diminuzione significativa dei venditori (esaurimento dei venditori), seguita da un aumento dell'iniziativa degli acquirenti. Questo indica che il mercato ha assorbito l'offerta in eccesso e che c'è un rinnovato interesse di acquisto a prezzi più bassi.

In sintesi, nella fase di assorbimento in un mercato ribassista, si assiste a un rallentamento della caduta dei prezzi dovuto all'ingresso graduale di nuovi acquirenti, che iniziano ad assorbire l'offerta in eccesso.
È un periodo chiave per valutare se il mercato sta per invertire il suo trend o se continuerà nella sua traiettoria ribassista.