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Capire le opzioni

Strategie di base in opzioni che coinvolgono un gruppo limitato di opzioni
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th.ch.

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Re: Capire le opzioni

Messaggio18/10/2011, 22:04

Spreads Verticali

Lo spread verticale è considerata una della operazioni più semplici da e per chi inizia a fare trading con le opzioni. E’ semplice e intuitivo: consiste nell’acquisto di una opzione e nella vendita di una opzione simile, con la stessa scadenza ma ad uno strike diverso (la definizione “verticale” deriva proprio dal fatto che ci si muove verticalmente sulla matrice degli strike presenti in una stessa scadenza; gli spread “orizzontali” si costruiscono invece utilizzando scadenze diverse. Gli spread “diagonali”, infine, possono prendere in considerazione sia strike che scadenze differenti).
Si tratta di una strategia direzionale che può essere inviata a mercato sia con le opzioni Call che con le opzioni Put. Un Vertical spread può essere:

a) bull spread, in cui lo strike in acquisto è inferiore a quello in vendita;

b) bear spread, in cui lo strike in acquisto è superiore a quello in vendita.

Nel primo caso l’investitore è moderatamente rialzista mentre nel secondo è moderatamente ribassista. Nell’uno e nell’altro caso, il suo obiettivo è quello di contenere il rischio. Per contenere il rischio l’investitore accetta di porre un limite ai guadagni realizzabili.
Si tratta dunque di strategie semplici e, tutto sommato, profittevoli.

Generalmente la strategia è composta dall’acquisto di un'opzione “near the money” (cioè di una opzione il cui prezzo d'esercizio risulta molto vicino al prezzo corrente dell'attività sottostante) e dalla contestuale vendita di un'opzione Out the money. Oppure da opzioni in cui gli strike dell’una e dell’altra risultano essere equidistanti dal prezzo corrente del sottostante (il primo In the money e il secondo Out the money). Ma non è detto convenga sempre operare in questo modo: esistono situazioni in cui sarà opportuno e consigliabile mandare a mercato uno spread con entrambi gli strike Out the money piuttosto che In the money, tanto per fare per esempio.
A seconda delle combinazioni scelte gli spreads risulteranno più o meno aggressivi. Potranno inoltre essere a debito (quando l’opzione comprata vale più di quella venduta) oppure a credito (quando l’opzione venduta vale più di quella comprata).

Procediamo per gradi.
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th.ch.

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Re: Capire le opzioni

Messaggio18/10/2011, 22:12

Bull Call Spread

Nel grafico l’indice si trova a 16000 punti. Il suo attuale valore viene rappresentato dalla riga verticale di colore verde. Il costo della Call strike 15500 è pari a 1500 € (600 punti) mentre il costo della Call strike 16500 è pari a 250 € (100 punti). La strategia è chiaramente a debito.

Costruzione : questa strategia va utilizzata quando si è moderatamente “bullish” sul sottostante (quando si è pensa che il valore del sottostante abbia buone possibilità di crescere ma, allo stesso tempo, si desidera fissare un limite alle perdite nel caso in cui la nostra previsione si riveli errata) Consiste nell’acquisto di un’opzione Call e nella vendita di un’opzione Call ad uno strike superiore.

Profitto : il massimo profitto ottenibile dalla strategia si ottiene sottraendo il costo dello spread dalla differenza dei due strike. Ragionando in punti:

(16500 – 15500) – (600-100) = 500 punti (che corrispondono a 1250 €).

Il massimo profitto si verifica se il mercato chiude o sale sopra al prezzo di esercizio dell'opzione venduta.

Perdita : la massima perdita sopportabile dalla strategia è limitata al costo dello spread. Sempre ragionando in punti:

(600-100) = 500 punti (che corrispondo a 1250 €).

La perdita massima si verifica se il mercato chiude o scende sotto al prezzo di esercizio dell'opzione acquistata.

Break-even point : corrisponde allo strike dell’opzione acquistata + il costo dello spread.

Time Decay : dipende dal prezzo corrente del sottostante (e dunque dal tipo di strategia messa in opera). Se il prezzo del sottostante è inferiore allo strike dell’opzione acquistata il decadimento temporale ha effetti negativi per la strategia. Se il prezzo del sottostante è superiore allo strike dell’opzione venduta il decadimento temporale avrà effetti positivi per la strategia.

Volatilità : la volatilità non ha effetti particolarmente apprezzabili per questa strategia.
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goldor

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Re: Capire le opzioni

Messaggio19/10/2011, 11:18

th.ch. ha scritto:Spreads Verticali

Lo spread verticale è considerata una della operazioni più semplici da e per chi inizia a fare trading con le opzioni. E’ semplice e intuitivo: consiste nell’acquisto di una opzione e nella vendita di una opzione simile, con la stessa scadenza ma ad uno strike diverso (la definizione “verticale” deriva proprio dal fatto che ci si muove verticalmente sulla matrice degli strike presenti in una stessa scadenza; gli spread “orizzontali” si costruiscono invece utilizzando scadenze diverse. Gli spread “diagonali”, infine, possono prendere in considerazione sia strike che scadenze differenti).
Si tratta di una strategia direzionale che può essere inviata a mercato sia con le opzioni Call che con le opzioni Put. Un Vertical spread può essere:

a) bull spread, in cui lo strike in acquisto è inferiore a quello in vendita;

b) bear spread, in cui lo strike in acquisto è superiore a quello in vendita.

Nel primo caso l’investitore è moderatamente rialzista mentre nel secondo è moderatamente ribassista. Nell’uno e nell’altro caso, il suo obiettivo è quello di contenere il rischio. Per contenere il rischio l’investitore accetta di porre un limite ai guadagni realizzabili.
Si tratta dunque di strategie semplici e, tutto sommato, profittevoli.

Generalmente la strategia è composta dall’acquisto di un'opzione “near the money” (cioè di una opzione il cui prezzo d'esercizio risulta molto vicino al prezzo corrente dell'attività sottostante) e dalla contestuale vendita di un'opzione Out the money. Oppure da opzioni in cui gli strike dell’una e dell’altra risultano essere equidistanti dal prezzo corrente del sottostante (il primo In the money e il secondo Out the money). Ma non è detto convenga sempre operare in questo modo: esistono situazioni in cui sarà opportuno e consigliabile mandare a mercato uno spread con entrambi gli strike Out the money piuttosto che In the money, tanto per fare per esempio.
A seconda delle combinazioni scelte gli spreads risulteranno più o meno aggressivi. Potranno inoltre essere a debito (quando l’opzione comprata vale più di quella venduta) oppure a credito (quando l’opzione venduta vale più di quella comprata).

Procediamo per gradi.



ottimo! Questa è la strategia base, sopratutto a credito, e penso la più adatta per operare sui cicli del periodo mensile :25
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Re: Capire le opzioni

Messaggio19/10/2011, 14:04

Hai ragione Goldor, le strategie di “base” possono essere molto efficaci proprio in virtù della loro semplicità: consentono di avere sempre chiara in mente la nostra visione del mercato e dunque fanno ragionare con maggiore lucidità. Questa considerazione è valida, ovviamente, soprattutto per chi è agli inizi. Ma non solo: conosco personalmente traders con bilanci decisamente in attivo che ogni mese inviano a mercato semplici spreads, intervenendo per correggere solo in rarissime circostanze.
Come giustamente rilevi, anche chi si affida all’analisi ciclica può trovare giovamento da un’operatività del genere.
Spero tu riesca a pubblicare qualche esempio concreto ;)
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Re: Capire le opzioni

Messaggio19/10/2011, 14:09

Bear Put Spread

Nel grafico l’indice si trova a 16000 punti. Il suo attuale valore viene rappresentato dalla riga verticale di colore verde. Il costo della Put strike 16500 è pari a 1350 € (540 punti) mentre il costo della Put strike 15500 è pari a 100 € (40 punti). La strategia è chiaramente a debito.
Si tratta in sostanza di una situazione speculare alla precedente, questa volta costruita con le Put. Valgono le stesse considerazioni espresse per la Bull Call Spread, al contrario.

Costruzione : questa strategia va utilizzata quando si è moderatamente “bearish” sul sottostante (quando si è pensa che il valore del sottostante abbia buone possibilità di scendere ma, allo stesso tempo, si desidera fissare un limite alle perdite nel caso in cui la nostra previsione si riveli errata) Consiste nell’acquisto di un’opzione Put e nella vendita di un’opzione Put ad uno strike inferiore.

Profitto : il massimo profitto ottenibile dalla strategia si ottiene sottraendo il costo dello spread dalla differenza dei due strike. Ragionando in punti:

(16500 – 15500) – (540-40) = 500 punti (che corrispondono a 1250 €).

Il massimo profitto si verifica se il mercato chiude o scende sotto al prezzo di esercizio dell'opzione venduta.

Perdita : la massima perdita sopportabile dalla strategia è limitata al costo dello spread. Sempre ragionando in punti:

(540-40) = 500 punti (che corrispondo a 1250 €).

La perdita massima si verifica se il mercato chiude o sale sopra al prezzo di esercizio dell'opzione acquistata.

Break-even point : corrisponde allo strike dell’opzione venduta + il costo dello spread.

Time Decay : dipende dal prezzo corrente del sottostante (e dunque dal tipo di strategia messa in opera). Se il prezzo del sottostante è superiore allo strike dell’opzione acquistata il decadimento temporale ha effetti negativi per la strategia. Se il prezzo del sottostante è inferiore allo strike dell’opzione venduta il decadimento temporale avrà effetti positivi per la strategia.

Volatilità : la volatilità non ha effetti particolarmente apprezzabili per questa strategia.
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Re: Capire le opzioni

Messaggio19/10/2011, 14:11

Se il sottostante prende la direzione sbagliata…

Naturalmente la previsione iniziale può rivelarsi errata. C’è modo di correggere uno spread in corso d’opera?
Certo che sì..! Vediamo come è possibile ribaltare in poche mosse una situazione in sofferenza.

Stay tuned :32
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Re: Capire le opzioni

Messaggio19/10/2011, 17:19

Dunque dicevamo che gli spreads verticali sono in buona sostanza strategie semplici e, tutto sommato, profittevoli. Nonostante ciò, può capitare di dovere apportare correzioni nel momento in cui la previsione iniziale dovesse rivelarsi errata. Ecco, dopo la strategia di base con la quale abbiamo ipoteticamente iniziato un trade, dodici diversi modi per intervenire e riportare in carreggiata una strategia in sofferenza. Otto a carattere puramente difensivo e quattro per giocare all’attacco!

(un attento controllo delle greche nel momento in cui si interviene è consigliato)
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Re: Capire le opzioni

Messaggio19/10/2011, 17:26

12 Modi per correggere uno spread

In difesa..! (strategie difensive)

Trasformare il Vertical spread con cui è stato iniziato il trade in Ratio spread 2/1 potrebbe essere sufficiente per riportare la linea del payoff sopra lo 0.
Nel grafico la linea tratteggiata coincide con la situazione iniziale mentre la linea continua individua la posizione in essere a seguito dell'aggiustamento.
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AZ13

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Re: Capire le opzioni

Messaggio19/10/2011, 17:43

Bravo Thurio tutto molto interessante… continua così che sei sulla strada giusta :!: :!: :!:
Mi piacciono molto i tuoi specchietti: aiutano a capire le mosse che bisogna fare! Non voglio sporcare il tuo tread...

Non avevo dubbi sulla tua qualità di trader in opzioni. :13 :13 :13
Meno si rischia più si guadagna ...
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Re: Capire le opzioni

Messaggio19/10/2011, 22:27

Troppo Buono AZ13 ( e comunque tutto quello che so l'ho imparato da un certo Antonio...!)
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