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il ratio backspread

Strategie di base in opzioni che coinvolgono un gruppo limitato di opzioni
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umbolox

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il ratio backspread

Messaggio13/10/2011, 23:27

Ciao,
volevo condividere i miei dubbi (e sperabilmente le soluzioni :23 ) rispetto a una figura molto semplice che sto testando dagli inizi di giugno.
La figura è un ratio backspread, che prevede la vendita di call o put ATM e l'acquisto, sulla stessa scadenza, meglio se non concomitante, di call o put OTM in rapporto superiore (1:3, 1:5).
Ho costruito queste figure partendo dal presupposto che non mi sembrano molto difendibili, ma consentono forse una flessibilità e una protezione che nel corso di questi mesi mi è sembrato dare frutti che mai avrei pensato. Lunga vita al Fontanills :32 . Ciò che mi frena dal metterla a mercato è, finora, la mancanza di "difetti" nel mio approccio strategico da newbie: non riesco cioè a trovarne il lato negativo, e in questo ho bisogno di aiuto.

Vediamo.

Il mio assunto di base è chiudere inesorabilmente la posizione con uno stop loss di 500 euro, in caso ad esempio di calo di volatilità, o di estenuante laterale (che però in vola alta è difficile si verifichi) e di avere un target soddisfacente almeno di 4/5 volte superiore al mio stop loss (quindi target gain 2000-2500 euro).
Ovviamente ho bisogno di vola alta, e non mi metterò certo a farla se e quando la vola sarà tornata sotto i 21.

Ad esempio, all'inizio di settembre costruisco un call ratio backspread su marzo2012, in modo tale che il lato AT NOW e a scadenza in discesa sia piatto e a costo zero. Questo per proteggermi da un eventuale ribasso.
Chiunque mi dice: guarda che se l'indice traccheggia e non si muove, o peggio scende e poi risale pian piano, tu non raggiungi il break even per effetto di theta e vola. Le tue OTM si sbriciolano e rimani con una venduta pericolosa.
Ma, ed ecco qui la newbbata, :32 , man mano che l'indice scende, ad esempio di 1000 punti, io che faccio: da contadino vendo un'altra call ATM e compro altre call OTM, in modo da riportarmi sempre sul "ciglio" del baratro, che a questo punto diventa una specie di long straddle, ma sempre con il mio stop loss in canna di 500 euro. L'indice scende di altri 1000 punti e io, invece che chiudere, sentendo odore di rimbalzo, faccio lo stesso, vendo ATM e compro OTM. Il payoff del baratro mi mostra quindi cifre impressionanti... ma in seguito, con il rimbalzo che c'è stato, la figura mi va in gain di circa 5500 euro (+1000%). :14 . Una sensazione mista a felicità e gastrite, per non averla messa a mercato in reale.

call ratio 2.png


Ne ho fatta un'altra a rialzo all'inizio di settembre, 1:5 su novembre, ieri sera era in gain 8057 euro :20

call ratio 3.png


Ebbene, ieri sera (12 ottobre), sentendo odore di ritraccio, provo a montare una put ratio backspread, con indice circa a 16500, vendo ATM su novembre a 16500 e compro 5 OTM sempre su novembre, sempre con il mio stop loss di 500 euro. Oggi (13 ottobre) apro il simulatore e vedo che la put ratio backspread è in gain di 600 euro (+120% in un giorno). Cosa avrei fatto se l'indice avesse continuato a salire? O l'avrei chiusa, e morta lì, oppure, credendo nel ritraccio, avrei di nuovo proceduto a vendere ATM e longare OTM.

put ratio backspread.png


Stessa cosa provo a fare a giugno, call ratio backspread, non la difendo, e mi trovo a settembre con l'indice sotto di 7000 punti e la strategia in loss di circa 300 euro. Mica male per esser stato controtrend!
Spero di essermi spiegato.
Posto quindi che a me non interessa rimanere intrappolato nello straddle/strangle che viene a crearsi, la fossa :26 , ma sfruttare l'effetto "rimbalzo" o "ritracciamento forte" repentino, che mi porti in gain immediatamente, dove sbaglio?
Grazie e ciao a tutti
UmboloX
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AZ13

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Re: il ratio backspread

Messaggio14/10/2011, 10:35

Ratio Backspread

Il ratio backspread è una strategia direzionale.

Qual è lo scopo di questa strategia? Semplice : è quello di prendere profitto da un rialzo o da un ribasso del titolo senza rischiare nulla, o rischiando pochissimo. E'una buona strategia che non necessita di essere monitorata costantemente a causa – come detto – del relativo basso rischio a cui va incontro anche se - secondo me - si presta benissimo ad aggiustamenti di ogni tipo con uniche operazioni. La sola accortezza che bisogna avere consiste nel fatto che non deve essere portata fino a scadenza se le cose non vanno nella direzione auspicata.

Come costruire un ratio backspread .

Il ratio backspread si può costruire sia con le Call (rialzista), che con le Put (ribassista).

Seguo il tuo esempio con le Call.

La costruzione di questa strategia prevede la compravendita di 2 strike price, che chiamiamo A e B.

In pratica ha la stessa costruzione di un Credit Spread ribassista fatto con le call, soltanto che, invece che avere 1 strike A venduto e uno strike B acquistato, ha 1 strike A venduto e 2 o più strike B acquistati.

Lo strike A, perché la strategia sia aperta nella giusta maniera, deve essere ATM mentre lo strike B deve essere completamente OTM.

Come si vede dal payoff la strategia guadagna da un rialzo del sottostante in questo caso l’indice Ftse - Mib.
L'area di perdita massima è a livello dello strike B è di 825 euro (1250 euro persi dalla differenza degli strike A e B meno 425 euro incassati dalla strategia) ma si verifica soltanto alla scadenza, quindi la strategia, se non va in profitto dopo pochi giorni, la si chiude o la si modifica (dopo vedremo come).

Sempre dal grafico del payoff si vede che, la strategia è rialzista: in caso di errore, tuttavia, si viene perdonati in quanto non esiste un rischio verso il basso anzi, se sbaglio la previsione e l’indice putacaso comincia a scendere, non solo non perdo nulla ma il premio incassato di 425 euro mi rimane in tasca.

Se il sottostante sale e la mia aspettativa era corretta, posso andare incontro anche a guadagni interessanti (potenzialmente illimitati).

Se il titolo non sale con decisione, ma rimane dentro i breakeven, esco dalla strategia dopo qualche giorno. Infatti questa strategia ha un theta negativo e quindi soffre il deprezzamento temporale delle opzioni per cui non va fatta in prossimità delle scadenze tecniche e soprattutto non si deve mai correre il massimo rischio (che comunque si verifica soltanto a scadenza).
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Meno si rischia più si guadagna ...
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carlolanzerotti

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Re: il ratio backspread

Messaggio14/10/2011, 17:52

Si tratta di una delle tecniche che preferisco.

Impostata a lungo termine (ca. 6 mesi) permette una grandissima tranquillità, sia per eseguirla che per gestirla.

Riflessione: Una volta impostati due ratio backspread (sia rialzista che ribassista) otteniamo un contenitore di protezione all'interno del quale vendere opzioni di breve, senza azionare ulteriori coperture.
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umbolox

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Re: il ratio backspread

Messaggio14/10/2011, 20:13

Vi ringrazio per i vostri interventi.

Parto da Carlo: poiché siamo nella sezione "strategie semplici", potresti fare un esempio di quello che dici? Ovvero... quali sono gli strike che vendi, quelli in mezzo alla buca? Bella l'idea di aprirla in entrambe le direzioni... a causa dello skew, gli strike comprati sulle put sono più distanti, personalmente mi sembra più efficace come "long di posizione". :23

Per AZ13: due piccoli dubbi. :21

1. Ciò che non ho ancora testato è l'effetto del calo di volatilità o del theta nell'area piatta della figura. Ipotesi apro la figura -C16000/03+3C18500/03, l'indice scende a 15000 e si inchioda. Ecco, sebbene a scadenza la figura sia moderatamente in gain, può il calo della vola portarmi un loss "significativo"? Questo perché vedo la curvatura dell'ATNOW che fa una pancetta, e che piano piano verrà appiattita a scadenza. Sebbene alla vola attuale scorrendo sul simulatore io non ho situazioni di perdita superiori ai 500 euro, mi viene il dubbio che un calo di vola faccia perdere più valore alle comperate rispetto a quanto non perda di intrinseco la short call.

2. Nel caso in cui io aprissi il backspread di cui sopra, e l'indice scendesse, ha più senso chiudere la posizione, e incassare il loss, oppure da contadino fare -CATM+3COTM prima a 15000 e poi di nuovo a 14000? Questo perché sulla mia pelle ho provato ad aprirla a 15500, poi a 14000 e poi a 13000, creando la fossa a mo di strangle che ho postato sopra, ed è bastato un piccolo rimbalzino per portare in gain una figura long costruita 2500 punti sopra.

E' una bella figura in alta volatilità, ottima nella gestione del rischio "crack", monitorabile in modo semplice su una scadenza.. ha ovviamente il piccolo "prezzo" da pagare del theta, per cui non bisogna essere esosi ma porsi dei target raggiungibili.

Vi ringrazio!! :26
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carlolanzerotti

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Re: il ratio backspread

Messaggio15/10/2011, 18:47

Molto semplicemente, senza troppi tecnicismi:

Premetto che il vantaggio principale di questa tecnica, vista la necessità di posizionarsi su scadenze lunghe (6 mesi ...), sta nel notevole tempo a disposizione per eseguire i singoli trades che la compongono (2 vendute e 4 comprate).
Se con calma riusciremo a ben interpretare il mercato, piazzeremo delle buone strategie (ovvero mitigheremo al meglio gli inevitabili errori ...).

In tal modo,ridurremo il theta ad un prezzo davvero limitato da pagare, visti i notevoli vantaggi che la tecnica comporta.

Le vendute saranno in area ATM, non necessariamente corrispondenti per la call e per la put.

Le comprate verranno eseguite ad un prezzo che ci permette, in area ATM, di rimanere con un buon profilo a scadenza: se il mercato rimarrà stabile, guadagneremo qualcosina.

Il rischio maggiore, naturalmente, è che i prezzi si muovano appena abbastanza da mandarci in "buca" di perdite: certamente usciremo comunque dal mercato 30 / 45 gg. prima della scadenza, dove la "buca" si fa profonda.

Il vantaggio sta in un mercato veloce da subito: ciò comporterà un succulento profilo at now.

In ogni caso, la strategia avrà un profilo at now simile ad una scodella, che fungerà da "contenitore" per le strategie a theta positivo che vorremo impostare nel durante della strategia stessa.
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chiamatacoperta

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Re: il ratio backspread

Messaggio19/02/2012, 0:09

AZ13 ha scritto:Ratio Backspread

Il ratio backspread è una strategia direzionale.

Qual è lo scopo di questa strategia? Semplice : è quello di prendere profitto da un rialzo o da un ribasso del titolo senza rischiare nulla, o rischiando pochissimo. E'una buona strategia che non necessita di essere monitorata costantemente a causa – come detto – del relativo basso rischio a cui va incontro anche se - secondo me - si presta benissimo ad aggiustamenti di ogni tipo con uniche operazioni. La sola accortezza che bisogna avere consiste nel fatto che non deve essere portata fino a scadenza se le cose non vanno nella direzione auspicata.

Come costruire un ratio backspread .

Il ratio backspread si può costruire sia con le Call (rialzista), che con le Put (ribassista).

Seguo il tuo esempio con le Call.

La costruzione di questa strategia prevede la compravendita di 2 strike price, che chiamiamo A e B.

In pratica ha la stessa costruzione di un Credit Spread ribassista fatto con le call, soltanto che, invece che avere 1 strike A venduto e uno strike B acquistato, ha 1 strike A venduto e 2 o più strike B acquistati.

Lo strike A, perché la strategia sia aperta nella giusta maniera, deve essere ATM mentre lo strike B deve essere completamente OTM.

Come si vede dal payoff la strategia guadagna da un rialzo del sottostante in questo caso l’indice Ftse - Mib.
L'area di perdita massima è a livello dello strike B è di 825 euro (1250 euro persi dalla differenza degli strike A e B meno 425 euro incassati dalla strategia) ma si verifica soltanto alla scadenza, quindi la strategia, se non va in profitto dopo pochi giorni, la si chiude o la si modifica (dopo vedremo come).

Sempre dal grafico del payoff si vede che, la strategia è rialzista: in caso di errore, tuttavia, si viene perdonati in quanto non esiste un rischio verso il basso anzi, se sbaglio la previsione e l’indice putacaso comincia a scendere, non solo non perdo nulla ma il premio incassato di 425 euro mi rimane in tasca.

Se il sottostante sale e la mia aspettativa era corretta, posso andare incontro anche a guadagni interessanti (potenzialmente illimitati).

Se il titolo non sale con decisione, ma rimane dentro i breakeven, esco dalla strategia dopo qualche giorno. Infatti questa strategia ha un theta negativo e quindi soffre il deprezzamento temporale delle opzioni per cui non va fatta in prossimità delle scadenze tecniche e soprattutto non si deve mai correre il massimo rischio (che comunque si verifica soltanto a scadenza).



ciao, riprendo la discussione perche' penso che oltre personalmente interessi a molti. :D

la si chiude o la si modifica (dopo vedremo come).

Puoi spiegare come modificarla?

La stretegia puo' essere messa a mercato per ottenere profit dalle vendute? Cioe' con l'intenzione che il sottostante finisca nella zona piatta sopra lo 0 ?

:33
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Re: il ratio backspread

Messaggio20/02/2012, 22:18

E' una strategia che piace molto anche a me, la metto a mercato come doppia direzione cercando di avere comunque un payoff positivo da subito.
Come Umbolox anch'io preferisco aumentare le comprate finanziandomi con altre vendute nel caso il mercato vada addosso ai BEP.
Ad onor del vero non è andata sempre bene ma non sono riuscito a capirne il motivo, se ciè è dipeso da calo della volatilità o da ritardo nell'intervento, cioè quando ormai gli strike venduti erano ITM .
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Re: il ratio backspread

Messaggio20/02/2012, 22:33

Rileggendo gli interventi, credo che il problema che ho avuto fosse dovuto alla prossimità con la scadenza delle opzioni che quindi non sono più riuscite a contenere l'aumento di valore delle vendute...credo :23

Mi piacerebbe leggere le correzioni suggerite da AZ13 :)
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Re: il ratio backspread

Messaggio20/02/2012, 23:55

live ha scritto:E' una strategia che piace molto anche a me, la metto a mercato come doppia direzione cercando di avere comunque un payoff positivo da subito.
Come Umbolox anch'io preferisco aumentare le comprate finanziandomi con altre vendute nel caso il mercato vada addosso ai BEP.
Ad onor del vero non è andata sempre bene ma non sono riuscito a capirne il motivo, se ciè è dipeso da calo della volatilità o da ritardo nell'intervento, cioè quando ormai gli strike venduti erano ITM .


è passato tanto tempo dal mio intervento su questo thread
il vega è mostruoso, non la metterei mai a mercato adesso

ratio1.gif


è una figura con la quale rischi di farti tanto male se non hai la super-vola settembrina a favore.... l'effetto di diminuzione della vola oltre a frantumare le otm comprate ha come principale effetto l'aumento della pancia dell'atnow nell'area a rischio zero portandoti tutto in negativo..

ecco un -5% di vola cosa crea

ratio2.png


e a quel punto il burrone comincia a tirare verso il basso la curva...

la rollatura con l'aggiunta di ulteriore vendita ATM e acquisto OTM non fa nient'altro che aumentare il vega e pertanto il rischio vola...
il vega è la misura più importante di tutte.... stiamoci attenti! :21 :21
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Re: il ratio backspread

Messaggio21/02/2012, 9:23

Verissimo, te lo ridico venerdì perchè ho una strategia a mercato sul bund -2+10 se riesco a rollare fino a raggiungere le comprate sono fuori, il vega si sà a scadenza non ha valore, altrimenti cambio mese, se riesco a stare basso di gamma oggi e domani, dovrei farcela :?:
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