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Naturalmente questa è una fotografia attuale. Se la volatilità implicita tenderà a scendere allora la probabilità che il sottostante a scadenza cada all’interno dell’intervallo aumenterà, mentre invece se la volatilità implicita tenderà a salire allora la probabilità che il sottostante a scadenza cada all’interno dell’intervallo scenderà.

Anche con una simulazione di Montecarlo otteniamo grosso modo la stessa probabilità che il prezzo del sottostante a scadenza cada all’interno del range indicato.

Diamo un'occhiata al mercato...

Come è possibile vedere dopo l'apertura di Wall street il mercato ha cambiato direzione... costruendo una zona di volumi in area 22.000 punti. Il VWAP è ascendente in entrambe le distribuzioni sia quella a partire dalle 8.00 sia quella dopo le 15.30. Anche i due PVP si trovano in basso nelle rispettive distribuzioni... insomma il mercato sembra solido e in ripresa.

Aggiornamento ore 17.10... tutto come previsto...

Piazza Affari chiude la giornata in positivo l'indice Ftse Mib chiude a a 22.120 punti (+0,14%)

Operatività di oggi Martedì 20 settembre 2022

I ragionamenti che abbiamo fatto finora hanno preso in considerazione come parametro di riferimento la volatilità implicita. Come si sa quest’ultima è la migliore ipotesi futura della volatilità fatta direttamente dal mercato e si ottiene inserendo il prezzo attuale dell'opzione in un modello di pricing delle opzioni e trovando la volatilità – appunto implicita – contenuta nell’opzione stessa su base iterativa.

Occorre ricordare che la volatilità è l'unica grandezza sconosciuta da inserire nei modelli di determinazione del prezzo delle opzioni, per cui deve essere stimata. Di converso, conoscendo il prezzo attuale dell’opzione si può risalire alla sua volatilità implicita.

Mentre facciamo questi ragionamenti diamo sempre uno sguardo al mercato.
Questa la situazione alle ore 09.22

Mercato impostato a rialzo dopo il rimbalzo dai minimi di ieri. Una zona di volumi in area 22.250 che limita l'ulteriore salita. La forza è abbastanza intensa da riuscire a superare questo ostacolo soprattutto se nei prossimi minuti il mercato ci fa capire una certa accettazione di questi prezzi. Viceversa il mercato cercherà di ritestare i minimi. Siamo ancora nella prima ora e tutto può succedere.

Torniamo alla volatilità. Perché insisto su questo argomento? Semplice! Voglio che il mercato faccia una previsione sull'andamento futuro del prezzo al posto nostro perché quasi sempre ci azzecca!

Come detto, mentre la volatilità implicita è una misura delle aspettative del mercato riguardo alla volatilità futura dell'attività sottostante. La volatilità storica riflette invece i movimenti di prezzo passati della stessa attività sottostante. La volatilità storica viene anche definita volatilità effettiva o realizzata e viene calcolata partendo dai prezzi di chiusura giornalieri per un certo periodo di tempo trascorso.

La chiusura di ieri è stata 22.140,73 punti. Le due opzioni ATM erano dunque la Call 22.000 e la Put 22.000.
Le chiusure di venerdì delle due opzioni sono state rispettivamente di 832 e 678 punti. Con questi prezzi e considerando il periodo di vita delle opzioni posseggono una volatilità implicita pari a 28,9% come riportato dal sito di borsa italiana.
Sotto, l'esempio riferito alla Call 22.000 scadenza ottobre.