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Studi Volatilità Dax

Sezione dedicata alla discussione di strategie complesse che possono riguardare anche l'utilizzo combinato di opzioni e futures per creare figure sintetiche
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AZ13

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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio15/12/2012, 20:35

Da quanto emerge dal testo definitivo dell’emendamento del governo al ddl Stabilità sembrerebbe che a pagare siano solo le azioni e i derivati italiani.
Scendendo nel dettaglio del testo si scopre per quanto riguarda le aliquote che la tariffa è stata fissata allo 0,10% sulle azioni italiane che raddoppia allo 0,20% quando la transazione è effettuata al di fuori dei mercati regolamentati.
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AZ13

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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio15/12/2012, 20:36

Per quanto riguarda invece i derivati il regime cambia, si passa a una tariffa fissa al posto dell’aliquota percentuale, la tariffa dipende dal tipo di strumento e - naturalmente - dal valore del contratto. I derivati che hanno come sottostante l’indice italiano pagano 0,10 euro se il valore del contratto è compreso fra 5 e 10 mila euro; 0,50 euro fra 10 mila e 50 mila euro; 1 euro sopra 50 ma al di sotto 100 mila euro ecc.

Queste sono però le tariffe relative ai derivati scambiati sui mercati non regolamentati. Se il contratto derivato è scambiato sul mercato regolamentato, le tariffe vanno divise per 5.
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AZ13

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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio15/12/2012, 20:38

Facciamo subito un esempio concreto così capiamo meglio:

Attualmente il future dell’indice Ftse Mib ha un valore nozionale di circa 80 mila euro per cui pagherà 20 centesimi (0,20 euro). Va da se che se il valore nozionale del futures dovesse superare i 100 mila euro la tariffa verrebbe quintuplicata (1 euro).
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AZ13

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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio15/12/2012, 20:40

E veniamo alle opzioni.

Una Mibo ATM dovrebbe pagare ai valori attuali dell’indice la metà di quella pagata dal future (0,10 euro) visto che il moltiplicatore delle prime è esattamente la metà del secondo. Naturalmente le opzioni OTM pagheranno una imposta minore ma attualmente non si capisce il criterio adottato.

Anche in questo caso se il valore dell’indice andasse sopra i 20.000 punti, la tassa salirebbe a 50 centesimi.
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AZ13

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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio15/12/2012, 21:16

Per completezza vediamo con un esempio di tassazione sulle opzioni che prevedono come sottostante un’azione italiana (IsoAlfa).

Anche qui la variabile è il valore del contratto. Un lotto su Eni dovrebbe costare fiscalmente 2 centesimi (0,02 euro). Il risultato si ottiene moltiplicando il prezzo di esercizio ipotizzato a 18,5 euro per il lotto minimo pari a 500 pezzi (valore nominale 9.250 euro) e applicando poi la tariffa di riferimento (1/5 di 0,1 euro).

Anche qui, analogamente a quanto visto a proposito del future sull’indice, se il titolo dovesse aumentare tanto da portare il nozionale sopra a valori più alti appartenenti a fasce più alte scatterebbe un costo fiscale più alto.

Per i derivati la tassazione partirà dal 1° luglio del 2013.
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ironblade79

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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio18/12/2012, 17:03

A poco meno di 3 giorni borsistici dalla chiusura del mese borsistico di dicembre, sul mercato tedesco possiamo notare come l'analisi sugli Open Interest delle Opzioni (ODAX), la simulazione Montecarlo e quella Bootstrapping pubblicata nel fine settimana, sia solida.

Gli O.I. sui futures, pur inficiati dai rollover dalla scadenza DIcembre a quella Marzo non lasciano spazio a diversa interpretazione.

Attenzione quindi a non cadere in possibili "trappole ribassiste" da qui a scadenza per i motivi già detti nell'analisi di settimana scorsa.

1) La Volatilità Storica sul DAX è scesa ieri al 9.85%!

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VOALTILITA STORICA DAX.JPG


2) I percentili di volatilità persistono sui minimi

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VOLATILITA' DAX 18 dicembre.JPG


3) Gli O.I. sui Futures confermano

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FUTURES.JPG


4) PUT/CALL RATIO sempre più "LONG"

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PUT CALL.JPG
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frankenstein

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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio18/12/2012, 19:28

Grazie Ironblade79 per le tue analisi.

Devo chiederti una spiegazione. Il rapporto PUT/CALL ratio, cosi' come l'avevo appreso da AZ13, era a cavallo del valore 1 e se era maggiore di 1 la tendenza si poteva ritenere positiva e viceversa.
Ora vedo questo valore negativo che non capisco.
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ironblade79

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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio18/12/2012, 20:08

Ciao Frankenstein!

Grazie per i complimenti!


Molto probabilmente AZ13 si riferiva a tutti gli OPEN INTEREST della scadenza analizzata che difficilmente è un numero negativo.

Quello che ho presentato precedentemente sul post è il rapporto PUT CALL RATIO della movimentazione delle opzioni da inizio mese borsistico (19 novembre).
Ora, dato che le CALL sono state tolte e le PUT aumentate abbiamo un quoziente negativo che giustifica maggiormente la natura LONG del mercato durante questo periodo!
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ironblade79

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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio04/01/2013, 12:17

Ciao a tutti

come si può notare dagli allegati la volatilità storica sul DAX permane a livelli storicamente bassi.

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VOLATILITA' DAX 04012013.JPG


Siamo sempre su valori storici molto bassi.

Se pensiamo poi che la scorsa settimana era intorno al 6% nonostante tutto il movimento dovuto alle note vicende americane la stessa è salita solo al 9.60%, un valore che indica ancora una relativa
“calma” e tranquillità degli operatori finanziari, a suffragio dell’analisi sugli O.I. pubblicata ieri nel Topic del Forum “Operatività mese di Dicembre “ che vi invito a visitare se non l’avete già fatto.

Anche i percentili di volatilità sono comunque ancora sotto il canale 20/80 anche se si stanno avvicinando al linea del 20% e questo ci deve comunque tenere allerta perché comunque gli stessi, pur con dei movimenti ampi, persistono su livelli bassi.

Per cui dovremmo sempre operare, di base, con strategie che si avvantaggiano di un aumento della volatilità.

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PERCENTILI DI VOLATILITA' DAX 04012013.JPG
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ironblade79

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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio04/01/2013, 12:39

Veniamo ora a raffrontare la simulazione Montecarlo e la simulazione Bootstrapping sul DAX.

Facendo 50.000 simulazioni con il Metodo Montecarlo utilizzando una volatilità implicita pari al 13.9% a 14 giorni dalla scadenza notiamo come i due dati che delimitano la 1 ^ DS sono rispettivamente 7504 – 8009 e coprono una probabilità del 67.39%.

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MONTECARLO04012013.JPG


Andiamo ora ad inserire questi due valori sul lato destro del Bootstrapping con i 90 giorni canonici di campionamento facendogli fare sempre 50.000 simulazioni (come abbiamo fatto la volta scorsa).
Da questa analisi osserviamo che le probabilità di questo range sono del 62.46%, e la probabilità che possa rompere la 1 ^ DS al rialzo è del 30.5%.

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BOOTSTRAPPING90GG04012013.JPG


Se raffrontate questi valori rispetto a quelli dell’analisi scorsa, si può vedere che c’è una diminuzione di probabilità che ciò avvenga, perciò attualmente una tale analisi ci sconsiglia ancora di prendere posizioni short senza copertura adeguata.

Quindi dalle analisi fatte possiamo vedere che ci sono piccoli indizi che sembra possano portare ad un cambiamento di view da parte degli operatori.

L’elemento da monitorare in modo costante rimane sempre la volatilità, e soprattutto i percentili.

Saranno loro a darci il “là” per valutare cambi di scenari, che in Borsa e a questi livelli di volatilità, possono cambiare anche molto repentinamente.


Spero di trovare tanti commenti, opinioni e controanalisi in questo fine settimana!


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Ironblade79
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