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Studi Volatilità Dax

Sezione dedicata alla discussione di strategie complesse che possono riguardare anche l'utilizzo combinato di opzioni e futures per creare figure sintetiche
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ironblade79

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Studi Volatilità Dax

Messaggio14/12/2012, 22:07

Ciao a tutti

come si può notare dall'allegato la volatilità storica sul DAX è sempre molto bassa con valori intorno al 12%.

L'avvicinarsi delle festività natalizie, l'assenza di dati macro USA importanti la prossima settimana, il clima europeo un pò più "tranquillo" (almeno a parole) mi porta a pensare che il mercato tedesco possa chiudere venerdì 21 dicembre intorno all'area 7.600.

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ironblade79

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Re: Volatilità storica Dax

Messaggio14/12/2012, 22:19

Ma che dire dell'anno prossimo o meglio del mese di gennaio?

Eh be dopo il 21 dicembre, potrebbe e statisticamente "dovrebbe" avvenire un aumento della volatilità storica.

Dal grafico sotto dei percentili si evince che il mercato staziona sui minimi da veramente molto tempo.

Sono infatti 4 mesi che il percentile di volatilità si trova sotto a livelli minimi.

Il precedente "stazionamento" dei percentili è durato 69 giorni mentre questo perdura da 104, seppure con qualche picco prontamente rientrato.

Questo dato potrebbe star ad indicare un prossimo scoppio di volatilità.

Ricordo infatti che i percentili spesso fungono da indicatori che precedono un avvenimento.

A questo punto ci chiediamo? Che direzione prenderà il mercato?

Come arcinoto, l'aumento della volatilità avviene perché il mercato scende (ma teniamo tutti bene a mente cosa fece il mercato nel 2000) per cui per gennaio ci sono possibilità di discesa del mercato.

Visti i percentili, è scontato cercare di sfruttare una risalita, e forse anche repentina della volatilità, per cui è utile impostare strategie che si avvantaggiano di un aumento della volatilità.

Vedremo poi a gennaio gli open interest cosa ci indicheranno come tendenza.

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ironblade79

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Re: Studi Volatilità Storica Dax

Messaggio14/12/2012, 23:51

Una simulazione effettuata con la tecnica del Bootstrapping ci permette di capire come ci sia una grossa differenza di risultato previsionale usando un diverso campionamento:

1) Utilizzando un campionamento standard di 90 giorni possiamo notare come la probabilità che l'indice a scadenza sia maggiore di 7596 punti (chiusura del 14/12) è pari al 61.9%.

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SIMULAZIONE BOOTSTRAPPING DAX.JPG


2) Utilizzando invece un campionamento di soli 20 giorni rileviamo come la probabilità che l'indice sia maggiore di 7596 punti è notevolmente superiore e assomma al 98.3%.

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SIMULAZIONE BOOTSTRAPPING DAX 20 GIORNI CAMPIONATI.JPG



Questa diversa probabilità rialzista è legata semplicemente al fatto che negli ultimi 28 giorni il mercato tedesco ha guadagnato più di 650 punti.
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ironblade79

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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio15/12/2012, 0:22

La situazione è più chiara e ben delineata anche confrontando i risultati della Simulazione Montecarlo a quella della simulazione Bootstrapping che abbiamo visto nei post precedenti.

Se facciamo 50.000 simulazioni con il Metodo Montecarlo utilizzando una volatilità implicita pari al 14.40% a 7 giorni dalla scadenza notiamo che i due dati che delimitano la 1^ DS sono rispettivamente: 7416 - 7477 che come sapete coprono una probabilità del 67.90%.

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SIMULAZIONE MONTECARLO DAX 7 GIORNI.JPG


Ora, inserendo i due valori sul lato destro del Bootstrapping la probabilità di questo range si riduce al 54.55% e addirittura la probabilità che l'indice possa rompere la 1^ DS al rialzo è del 45.5% quindi sono da evitare gli short senza adeguata copertura.

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BOOTSTRAPPING MONTECARLO.JPG
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ironblade79

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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio15/12/2012, 9:32

Un ultimo aspetto che conferma la tendenza rialzista in atto in questo periodo sono gli OI sul DAX o per essere più specifici la variazione degli stessi.

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VARZIAZIONE OPEN INTEREST DAX.JPG


Dal grafico si può notare come, da inizio mese, le PUT sono state rollate su strike sempre maggiori, mentre i contratti sulle CALL sono stati solo chiusi e in quantità "industriali".

Questa situazione conferma che la tendenza in atto è fortemente rialzista o che comunque nell'ultima settimana di questo mese borsistico, difficilmente assisteremo a forti correzioni.

Qui sotto il PUT/CALL ratio che con il suo valore negativo da conferma all'analisi sopra esposta.

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PUTCALL RATIO.JPG


Ed infine la strategia degli istituzionali che è un long future.

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STRATEGIA OP.JPG
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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio15/12/2012, 9:39

Anche l'andamento degli OI sul sottostante, ovvero dei contratti futures DAX ci indica che la tendenza rialzista è solida, in quanto i contratti sono aumentati praticamente in modo costante nelle ultime 20 sedute borsistiche da 170.529 a 203.839 pari al 19.53% (evidentemente per coprire la parte delle Call che entrava nella condizione ITM), quindi un aumento numericamente considerevole che lascia spazio a pochi dubbi.

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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio15/12/2012, 14:42

ironblade79 ha scritto:Anche l'andamento degli OI sul sottostante, ovvero dei contratti futures DAX ci indica che la tendenza rialzista è solida, in quanto i contratti sono aumentati praticamente in modo costante nelle ultime 20 sedute borsistiche da 170.529 a 203.839 pari al 19.53%, quindi un aumento numericamente considerevole che lascia spazio a pochi dubbi.

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Bravo ironblade79! :13

Hai fatto una buona analisi sul Dax… e soprattutto hai colto tutto quello che le mani forti stanno producendo su questo strumento…

E’ evidente che hai afferrato il senso di quello che ti ho insegnato…
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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio15/12/2012, 15:32

Uhaoooo.... i complimenti dal Maestro :) :33
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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio15/12/2012, 16:19

Per quanto riguarda la Tobin Tax sembra che il pericolo di un balzello come quello preventivato all’inizio - insostenibile per qualsiasi attività di trading anche profittevole - sia per il momento scongiurato.

Per cui tiriamo - per il momento - un sospiro di sollievo.
Per quanto ci riguarda vediamo come dovrebbe cambiare il regime di tassazione sui derivati: il condizionale è d’obbligo.
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Re: Studi Volatilità Dax

Messaggio15/12/2012, 16:23

La buona notizia è che i derivati su indici e azioni estere sono esclusi dalla tassazione. Questo probabilmente è dovuto al fatto che una loro inclusione avrebbe sicuramente aperto un contenzioso a livello internazionale.

Fuori dall’applicazione dell’imposta c’è anche il forex, i derivati su tassi di interesse e sulle materie prime. Questo mette a riparo - se non altro i consumatori - in quanto le imprese che lavorano in cambi e tassi sui prezzi dei prodotti finali - dovendo pagare una tassa sulle transazioni - finivano per scaricare questa imposta sull’ultimo anello della catena ossia sui consumatori.
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