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Re: Livelli di Garcia. Teoria e pratica.

Sezione dedicata alla discussione di strategie complesse che possono riguardare anche l'utilizzo combinato di opzioni e futures per creare figure sintetiche
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AZ13

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Re: Livelli di Garcia. Teoria e pratica.

Messaggio19/11/2011, 15:23

Quindi ribadiamo questo concetto: da un punto di vista matematico le progressioni non aumentano il valore atteso!

Quando le progressioni sono invece utili per ottimizzare il valore atteso? Quando le probabilità associate agli eventi cambiano.
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Re: Livelli di Garcia. Teoria e pratica.

Messaggio19/11/2011, 15:35

E’ come quando contando le carte nel gioco del Black Jack ci si accorge che sono presenti numerose figure nel mazzo del croupier e si aumenta fortemente la puntata.

Giusto per fare un esempio estremo. Supponiamo di stare al tavolo Black Jack da soli con il croupier pronti per affrontare una nuova mano di gioco. Supponiamo inoltre che dopo un attento conteggio delle carte siamo in grado di sapere che nel sabot sono rimaste solo 5 carte: 3 otto e 2 sette.
Ebbene, qual è la strategia che dobbiamo seguire? Semplice! Bisogna puntare il massimo consentito dal tavolo da gioco e fare finta di niente. :23

Poiché le regole del gioco impongono al mazziere di prendere necessariamente una carta quando avrà un punteggio uguale o inferiore 16, è facile capire che, a prescindere da qualsiasi punteggio noi abbiamo in mano, qualsiasi carta che tirerà il croupier dopo le prime due lo farà sballare.
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Re: Livelli di Garcia. Teoria e pratica.

Messaggio19/11/2011, 16:13

In borsa le probabilità variano? Direi proprio di si.

Allora possiamo applicare efficacemente il sistema Garcia vediamo come.

Diciamo subito che l’applicazione pratica del sistema prevede l’utilizzo delle opzioni nella prima fase, cioè quella dell’intermittenza operando in controtendenza mediante la montante tronca 1, 2, 4 (la progressione tronca 1, 3, 7 del sistema originario risulta troppo aggressiva) e del sottostante nella seconda fase quella della continuazione, in tendenza.
Naturalmente abbiamo bisogno dei livelli di ingresso. Cioè dobbiamo avere 7 livelli al rialzo e sette livelli a ribasso rispetto al prezzo di chiusura del generico sottostante.

Ecco un esempio riferito al nostro indice Ftse Mib:
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
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Re: Livelli di Garcia. Teoria e pratica.

Messaggio19/11/2011, 16:39

Come stabilire i livelli? :15

I livelli di entrata a mercato possono essere calcolati in diverso modo. Tuttavia, visto che l’oggetto della puntata nel nostro caso non è il gettone da casinò, ma un’opzione e siccome il prezzo di un’opzione – come sappiamo – è fortemente influenzato dalla volatilità, il criterio che ci sembra più opportuno (non soltanto per questo motivo come vedremo successivamente) è quello basato sulla volatilità.
Questa è anche la ragione per cui nella fascia di prezzo dell’intermittenza si opera in controtendenza.
Quando si acquista o si vende un’opzione in controtendenza di solito si esegue una contratto in una situazione di vantaggio in quanto la volatilità di una determinata opzione tende a innalzarsi. E’ come se - passatemi l’esempio - giocassi un gettone da 10€ ma il banco lo considera da 10,5€ e quindi me lo paga come tale.
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Re: Livelli di Garcia. Teoria e pratica.

Messaggio19/11/2011, 16:45

Ora, prendiamo un qualsiasi sottostante e domandiamoci: gli operatori di questo mercato che escursioni si aspettano per il giorno successivo? Come sappiamo questo ce lo dice la volatilità.

Quindi in teoria noi potremmo applicare la prima parte del sistema (quello basato sull’intermittenza) all’interno del range previsto dalla volatilità, ma se dovessero cambiare le aspettative del mercato potremmo applicare la seconda parte del sistema (quello basato sulla continuazione della serie) operando in tendenza così come faceva Garcia con il suo sistema.
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Re: Livelli di Garcia. Teoria e pratica.

Messaggio19/11/2011, 16:52

Arrivati a questo punto, sorge spontanea una domanda : quando le aspettative del mercato sono cambiate, nel senso che l’escursione giornaliera prevista dalla volatilità viene superata, quanta strada potrà fare ancora il sottostante?

In genere ne fa molta! A tal proposito basta realizzare una semplice statistica utilizzando i rendimenti giornalieri del sottostante e calcolare la Deviazione Standard di questi rendimenti e vedere quando viene superato tale livello che cosa succede. Ebbene, vi posso assicurare che - nella maggior parte dei casi - quel sottostante non si ferma tanto facilmente.

Per inciso: se volete, potete utilizzare il programma fornito da Thurio per effettuare tale analisi andattandolo per lo scopo e scaricabile al seguente link: http://www.optionclub.it/Forum/phpBB3/viewtopic.php?f=11&p=1563#p1563
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Re: Livelli di Garcia. Teoria e pratica.

Messaggio19/11/2011, 16:59

Un altro aspetto da considerare è la Deviazione Standard della volatilità. La potremmo chiamare la volatilità della volatilità. Naturalmente se questa è bassa significa che il mercato di riferimento tende a fare oscillazioni costanti nel tempo per cui rientreremo prevalentemente nella prima parte del sistema Garcia, viceversa se questa è grande le oscillazioni variano di molto ed è più probabile che bisogna mettere in pratica la seconda parte del sistema. Dal nostro punto di vista il sistema ottiene performance migliori scegliendo quei sottostanti che presentano una volatilità media e stabile nel tempo.
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Re: Livelli di Garcia. Teoria e pratica.

Messaggio19/11/2011, 17:46

Altra cosa - non meno importante - da tener presente è il periodo su cui si ritiene possa essere sfruttato al meglio il sistema.

Per rispondere a questa domanda facciamo qualche premessa.

Solitamente, si studiano i comportamenti degli eventi futuri utilizzando le osservazioni passate, le cosiddette serie storiche, in base alla convinzione – a mio avviso troppo semplicistica – secondo la quale le proprietà degli eventi futuri somigliano o sono fortemente influenzate da quelle degli eventi passati.

Ciò non sempre e vero: alcune distribuzioni cambiano col passare del tempo e di conseguenza non è possibile inferire sull’evento che si sta analizzando a meno di non commettere errori marchiani.

In altre parole – fermo restando il numero di dati a disposizione – più è breve il periodo di analisi più attendibili risultano i risultati.

Per tali motivi il sistema Garcia viene applicato con un timeframe giornaliero; il che non significa che non si possa utilizzare impiegando periodi di tempo diversi, solo che in questo caso diventa via via meno attendibile.
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Re: Livelli di Garcia. Teoria e pratica.

Messaggio19/11/2011, 18:12

E’ noto che l’elemento critico nell’attività di trading è sicuramente quello legato alla gestione del rischio – opportunità che deve essere innanzitutto finalizzato al mantenimento del capitale d’investimento e quindi, in subordine, ad incrementarlo nel tempo con un’attività di movimentazione opportuna.
In altre parole il nostro compito è quello di cercare di minimizzare il rapporto rischio/rendimento.

Come possiamo fare? Partiamo dalla volatilità.
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Re: Livelli di Garcia. Teoria e pratica.

Messaggio19/11/2011, 18:14

Volatilità

Molti Option trader basano la propria operatività solamente sulla volatilità, aprendo posizioni non direzionali, ovvero il cui esito non dipende dalla specifica direzione che il sottostante assumerà nel periodo di vita dell’opzione, bensì soltanto dalle variazioni di volatilità che intercorrono sul mercato in quello stesso lasso di tempo.
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