OPERATIVITÀ SCADENZA MAGGIO 2017

Commento di apertura mercoledì 3 maggio 2017

L’economia americana - nell’ultimo periodo, stando ai dati preliminari sul PIL del 1° trimestre 2017, sta mostrando un certo rallentamento e anche gli investitori cominciano a mettere da parte il proverbiale ottimismo che ha contagiato le borse dopo l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti. E’ evidente che non bastano più le parole inconcludenti dei primi 100 giorni dall’insediamento del magnate americano ma ci vogliono i fatti concreti come per esempio la tanto annunciata riforma fiscale che avrebbe consentito all’economia americana di raggiungere il 4% del Pil. Dopo un timido ravvicinamento ai massimi gli indici stazionano pericolosamente in alto e in laterale e sembrano aspettare qualcosa per scatenarsi e questo in una situazione di estrema pericolosità perché la guardia da tempo è stata abbassata e il rischio è stato messo per molto tempo in disparte; basta guardare il VIX, l’indice della paura, che indica quanta volatilità implicita si paga sulle opzioni sull’indice SP500, ebbene, nell’ultimo periodo è sceso sotto i 10 punti un livello che è stato violato poche volte e quelle poche volte abbiamo dovuto fare i conti con una correzione del mercato azionario molto profonda. L’ultima volta è capitato nel febbraio 2007 e sappiamo tutti come è andata a finire. La situazione dei mercati europei sembra al momento meno pessimistica e all’inizio è possibile qualche divergenza ma poi saremo costretti anche noi a fare i conti con l’inversione ribassista.

Intanto la partenza del Ftse Mib future – come si vede – è stata in flessione e un po’ sta scontando il CDV negativo che ha mantenuto il derivato per tutta la giornata di ieri.

Aggiornamento ore 15.20

Si sta profilando ancora una seduta priva di spunti direzionali con una distribuzione dei volumi sul Ftse Mib future abbastanza compressa e simmetrica. Il CDV – anche se non di molto – permane in territorio negativo. I mercati sono in attesa dell’appuntamento di questa sera con la FED che – sebbene sia quasi certo che lasci immutati i tassi di interesse – nel corso della riunione periodica potrebbe - tuttavia - fornire qualche elemento in più sulla progressiva riduzione dell’enorme quantità di titoli di stato accumulati in anni di Quantitative Easing e che ancora gravano sui bilanci.
Vedremo se le cose cambiano dopo l'apertura di Wall Street...

Commento di chiusura mercoledì 3 maggio 2017

Con l’apertura di Wall Street, Piazza Affari ha rotto gli indugi portandosi in prossimità dei massimi di giornata e recuperando non solo il segno negativo accumulato durante la mattinata, ma terminando anche in leggero rialzo. La svolta si è avuta quando il CDV è entrato in territorio positivo. L’ultimo prezzo battuto dal future è rimasto nella zona delle estensioni della distribuzione dei volumi e questo acquista una certa predisposizione al rialzo per domani fermo restando la quiete della FED questa sera.

Commento di apertura giovedì 4 maggio 2017

Il mese di maggio si è aperto all’insegna della lateralità, anche ieri i mercati non hanno preso nessuna direzionalità. Ad una prima parte in leggera discesa è seguita un’altra nella quale è stato più che recuperato quanto si era perso, confermando la maggior forza relativa delle borse europee rispetto a quelle americane, che soffrono di una maggiore incertezza dovuta a segnali poco rassicuranti provenienti dall’economia reale e che tendono a mantenere gli indici imprigionati in una lateralità in attesa delle tante riforme annunciate da Trump rimaste ancora nel cassetto e già scontate nei prezzi nei mesi scorsi.
Ieri c’è stato - per quanto riguarda gli indici americani - un recupero nel finale di seduta dovuto alla relativa tranquillità mostrata dalla FED che, non solo non ha toccato i tassi come previsto, ma non ha neanche accennato al futuro tapering. Il PIL del primo trimestre - a detta della Yellen - è stato solo un incidente di percorso e già nel secondo trimestre dovrebbe essere recuperato.

Il secondo turno delle elezioni francesi non mettono più paura Macron, a pochissimi giorni dal ballottaggio di domenica 7 maggio, conserva nei sondaggi un vantaggio superiore ai 20 punti percentuali sulla sfidante Le Pen per cui - dalle urne francesi - non dovrebbero arrivare sorprese negative sul fronte della stabilità politica dell’eurozona.

La buona partenza dei mercati europei di oggi, dopo il consolidamento dei giorni scorsi, potrebbe portare gli indici a riprendere a salire con maggior vigore.

Aggiornamento ore 15.40

Per il momento non si intravede nessun cedimento per quanto riguarda il Ftse Mib future. La distribuzione appare ancora sbilanciata a rialzo nonostante la forte crescita. Il VWAP è in salita e anche il CDV è sui massimi.

non mi dire che saliamo perchè la UE sta per approvare la manovrina correttiva dello 0.2%...con tutti i casini irrisolti che abbiamo?

Commento di chiusura giovedì 4 maggio 2017

Il Ftse Mib future chiude sui massimi di seduta a 20.880 con un + 2,29%. La giornata ha preso da subito la direzione del rialzo aprendo con una buona intonazione e mantenendola per tutta la giornata premendo sull’acceleratore nel finale. E’ sufficiente osservare l’andamento del CDV per rendersene conto.

Molti i volumi a testimoniare che gli investitori sono tornati a fare shopping forse alcuni anche di tipo speculativo puntando sulla vittoria di Macron nei confronti della Le Pen che, oltre ad essere ampiamente favorito dai sondaggi, è apparso più convincente della sua sfidante nell’ultimo confronto televisivo svoltosi ieri.

Commento di apertura venerdì 5 maggio 2017

Quella andata in scena ieri a Piazza affari, è stata un’ottima seduta. Il nostro principale indice porta a casa la migliore performance europea. Tra i fattori che hanno incentivato gli acquisti c’è l’ottimismo per la possibile vittoria di Macron alle presidenziali francesi oltre ad alcune buone notizie che sono venute dai conti trimestrali. Inoltre si è alleggerito ulteriormente lo spread Btp – Bund sceso fino ai 185 punti base e questo ha certamente contribuito al buon andamento del settore bancario. Non ha invece brillato Wall Street con una chiusura piatta come succede ormai da molto tempo e questo potrebbe influire all’inizio delle contrattazioni a causa del calo del petrolio che potrebbero impattare negativamente sull'intero comparto delle materie prime. Probabile anche qualche presa di beneficio.
Sale intanto l'attesa per i dati sul mercato del lavoro statunitense, che potrebbero dare indicazioni sul prossimo rialzo dei tassi di interesse, previsto a giugno.

Aggiornamento ore 09.50

Dopo la cavalcata a rialzo di ieri, l’Ftse Mib future parte in moderato calo. Per il momento niente di eclatante ma la discesa potrebbe farsi più consistente qualora i dati sul mercato del lavoro statunitense darebbero indicazioni su un eventuale rialzo dei tassi di interesse a giugno.
Attualmente abbiamo un PVP e un VWAP appaiati a livello dell’area 20.800 punti che rappresenta la zona nevralgica. Il mantenimento del prezzo su questi valori potrebbe portare a breve a una rapida risalita, viceversa la rottura definitiva di questo livello porterà ad un approfondimento del calo che da moderato potrebbe diventare qualcosa di molto più consistente.

Aggiornamento ore 16.50

Anche oggi poco da aggiungere. Dopo una primissima fase in cui il Ftse Mib ha testato il supporto in area 20.800 ha consolidato e ripartito a rialzo. La distribuzione è tutta orientata a rialzo. Si profila un'altra chiusura sui massimi di giornata.