SCADENZA MARZO 2018

I mercati dribblano l’ingovernabilità italiana

Sebbene dalle urne delle elezioni italiane sia uscito un verdetto di ingovernabilità, la reazione dei mercati – dopo lo sbandamento iniziale – è stata tutto sommato di tenuta. Il differenziale tra Btp e Bund è salito a 140 punti, più per la forza dei titoli tedeschi che per il BTP decennale italiano, mentre l’ Euro è rimasto abbastanza stabile a 1,23 dollari.
Naturalmente restano ancora molti interrogativi sul tappeto primo fra tutti quello di capire i reali rapporti di forza tra i partiti e le possibili manovre per formare una maggioranza in grado di governare. Per questo motivo i grandi investitori si sono mantenuti alla larga da possibili movimenti speculativi che avrebbero potuto ritorcersi contro visto anche il via libera della base Spd al governo tedesco di Angela Merkel.
Sullo sfondo pesa ancora – comunque - il carico da quaranta messo giù da Trump su una possibile guerra commerciale tra gli USA e il resto del mondo.

Commento di chiusura di oggi lunedì 5 marzo 2018

Giornata all’insegna della volatilità per Piazza Affari e per le principali borse europee. In particolare, l’indice Ftse Mib chiude a 21.819 punti (-0.42%)
Focus sui risultati delle elezioni politiche italiane che alla riapertura dei mercati si sono presentati senza una maggioranza definita che possa esprimere immediatamente un governo. Si ipotizza pertanto una sorta di "parlamento sospeso" dato che il processo di formazione di un nuovo governo potrebbe richiedere tempi piuttosto lunghi e quindi generare incertezza sui mercati che esprimeranno un’accentuata volatilità. Sicuramente – e si è visto anche dall’andamento dello spread Btp /Bund – la situazione non è simile a quella che portò alle dimissioni di Berlusconi nel 2011, la ripresa economica in Europa e nel mondo hanno determinato una certa refrattarietà ad eventi che fino a poco tempo fa ci avrebbero messo a tappeto.
C’è da dire che c’è stato un buon andamento del Dax galvanizzato dal risultato del referendum tra gli iscritti dell'SPD che ha dato il via libera alla partecipazione a un nuovo governo con la CDU/CSU guidato da Angela Merkel.

Oggi nessuna operazione. La strategia è rimasta quella precedente. Ecco il pay off aggiornato.

Italia in stand by

L’ottimismo della borsa tedesca galvanizzata dal risultato del referendum tra gli iscritti dell'SPD che ha dato il via libera alla partecipazione a un nuovo governo con la CDU/CSU guidato da Angela Merkel, è riuscito per il momento in Europa a compensare le perplessità sulla situazione politica italiana, che pare piuttosto ingarbugliata. Per la verità anche il buon andamento degli indici Usa ha notevolmente contribuito a risollevare le sorti.

Il nostro Ftse-Mib ieri che ha passato tutta la giornata in negativo nel finale ha mostrato una certa vivacità che si sta estendendo anche nella giornata odierna. Protetti ancora dall’ombrello della BCE di Mario Draghi, i mercati per ora si sono mantenuti alla larga, lontani dalla preda pronti per sbranarla. Stanno annusando, capire le reali forze degli schieramenti in campo per anticipare le possibili mosse di Mattarella il quale ha il compito di sbrogliare la matassa che si è venuta a creare e che rende quasi impossibile la formazione di un nuovo governo che possa dare un minimo di stabilità al paese.
Non resta che prepararci ad essere azzannati perché è così che finiremo.

Skew di Volatilità implicita opzioni Mibo scadenza marzo.

A differenza dal solito più smile e meno ghigno.

Ore 11.40
Inserito vendita in chiusura di un mini future a 22.070 punti

Ore 11.40
Inserito vendita in chiusura di un mini future a 22.070 punti

Eseguito!

Dei 2 mini future detenuti in portafoglio ne abbiamo chiuso uno. In questo modo abbiamo azzerato il Delta come si conviene a una strategia Theta positiva e Vega negativa e messo altro fieno nel fienile. Il break even point sono abbastanza lontani e a una certa distanza di sicurezza. A ribasso -15,3% e a rialzo +7,4%.

Distribuzione bimodale sui volumi del future Ftse Mib scadenza corta.
Probabile la discesa in direzione del VWAP.

Commento di chiusura di oggi martedì 6 marzo 2018

Il Ftse Mib chiude la seduta in rialzo dell'1.75% a 22.202 punti indossando – a differenza di ieri – la maglia rosa rispetto ai principali listini europei che dopo la buona performance giornaliera, in scia a all’attenuazione dei rischi di una guerra commerciale tra gli Stati Uniti e il resto del mondo, perdono quota nel finale riuscendo a malapena a schivare le vendite. C’è poi il rasserenamento dei rapporti tra Corea del Nord e Corea del Sud. Ad aprile, previsto un primo summit tra i due Paesi per discutere di cooperazione.
Tecnicamente il future sull’indice ha sviluppato volumi sulla parte alta della distribuzione con una forte asimmetria negativa che è culminata con un PVP a quota 22.205. E’ assai probabile che molte delle posizioni ribassiate che erano state prese prima delle elezioni siano state chiuse determinando la brillante prestazione odierna. Domani, un’apertura al di sopra del PVP potrebbe determinare un ulteriore allungo inerziale.