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La verità è che la valutazione di opzioni fortemente “out of the money” evidenziano prezzi a volte bizzarri o completamente campati in aria, in senso di volta in volta migliorativo o peggiorativo, e chi è capace di calcolare questi errori di valutazione (talvolta grossolani) può trarre dei “vantaggi probabilistici” a volte addirittura esagerati. Sia ben chiaro che il “vantaggio probabilistico” non equivale alla probabilità.

Se io a poche ore dalla scadenza – tanto per fare un esempio – vendo un’opzione distante 1.000 punti dal livello attuale dell’indice ho, chiaramente, soltanto una piccola probabilità di perdere e una grande probabilità di guadagnare.
Se questa probabilità è maggiore rispetto a quella dedotta dal premio e depurata dai costi commissionali e di margini ho fatto un buon affare altrimenti no!

non ero io :-)

Spyridon ha scritto:non ero io :-)

Mi pareva strano...

...in effetti Spyridon assomiglia con starwars

Tornando alla tua domanda. E’ la volatilità del sottostante che condiziona la volatilità implicita e non il contrario. Anche perché la volatilità implicita non si comporta linearmente con gli strike quindi per abbassare la volatilità implicita dovrei per assurdo agire sullo skew di volatilità implicita e quindi su più strike…

Ancora un’inversione a “U”

L’assoluta assenza di spunti operativi ha caratterizzato la seduta di ieri e a quanto pare quella di oggi a giudicare dalla partenza.
A dire il vero, specialmente dagli indici europei, ci si aspettava qualcosa in più visto le ultime sedute piuttosto negative, e difatti durante la mattinata qualche timido tentativo rialzista è stato abbozzato, soprattutto per quanto riguarda il nostro Ftse-Mib sostenuto dal settore bancario, salvo poi nel pomeriggio fare marcia indietro.
L’inversione è pertanto naufragata e gli operatori hanno mostrato un atteggiamento molto cauto nei confronti del mercato.

Naturalmente le marce indietro sono sempre da prendere con le pinze e forse ce ne accorgeremo durante la giornata di oggi.

Differenziale Open Interest Mibo luglio del 20/06/2018.

Da segnalare l’enorme colonna di Put OTM sullo strike 21.250 ben 1.314 pezzi.
L’operazione va sempre nella direzione del rafforzamento della base rialzista anche se al momento l’indice – mentre scrivo – sta soffrendo un pochettino (-0,63%), ma credo, visto anche questi dati, che non appena il future formerà un PVP in basso nella distribuzione dei volumi il mercato possa risalire velocemente.

Situazione generale con il crossover vicino ai valori attuali dell’indice il che ci indica una certa stabilizzazione dei prezzi su questi valori e ancora un movimento da inquadrare come lateral positivo.

La strategia del mercato per la scadenza di luglio è rimasta quella delineata nei giorni scorsi senza subire sostanziali modifiche.

Open Interest sul future settembre leggermente calante -91 contratti rispetto alla chiusura precedente.