17/06/2021, 10:22
Mercati in sofferenza dopo la FED
Lo sguardo dei mercati, ieri sera, era puntato sui futuri sviluppi dell’attuale politica monetaria che i vari governatori della FED erano chiamati a comunicare e che poi Powell avrebbe commentato nella successiva Conferenza Stampa.
Alle 20.00 è andata in scena - come prevedibile - la volatilità dopo le impressioni a caldo del comunicato e dopo le parole del Governatore Powell.
Come da previsione, nessuno si aspettava cambiamenti ai singoli paletti monetari tuttora in vigore. E così è stato. Come detto anche nel commento di chiusura di ieri sera, l’attenzione degli investitori era piuttosto rivolta a cogliere altri aspetti e in particolare a come la FED intende gestire in futuro la fiammata dei prezzi al consumo di maggio e l’aumento dei prezzi dei prodotti alla produzione di giugno.
Ora, siccome un valore di inflazione al di sopra del 2,5% rappresenta un valore non tollerabile da parte della FED e siccome questa è salita al 3,4%, va da sé che la politica monetaria non potrà rimanere accomodante per un lungo periodo di tempo. E che la FED incominci presto a cercare di raffreddarla prima che sia troppo tardi e sia costretta ad inseguirla con misure via via più pesanti.
Ieri la FED ha messo le mani avanti dicendo che la fiammata dei prezzi è compensata da un aumento della PIL ritoccato a rialzo.
A giudicare dalla reazione degli indici USA non mi sembra che gli operatori concordano.
Meno si rischia più si guadagna ...