SCADENZA GENNAIO 2023

Queste sono - invece - le posizioni in Open Interest della scadenza di gennaio aperte o chiuse durante questo mese.

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Cosa notiamo? Per le ITM la forte ascesa delle Call ITM e la scomparsa delle Put ITM

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Mentre per le OTM una prevalenza di Put OTM su le Call OTM che sono servite per sostenere il rialzo.

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Lo vediamo sinteticamente anche da questo grafico che ci indica plasticamente l'evoluzione.

Queste sono - invece - le posizioni in Open Interest della scadenza di gennaio aperte o chiuse durante questo mese.

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Cosa notiamo? Per le ITM la forte ascesa delle Call ITM e la scomparsa delle Put ITM

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Mentre per le OTM una prevalenza di Put OTM su le Call OTM che sono servite per sostenere il rialzo.

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ciao Antonio
come sicuramente avrai notato nella giornata di ieri hanno aperto anche tante put e call strike 25900.

Queste sono - invece - le posizioni in Open Interest della scadenza di gennaio aperte o chiuse durante questo mese.

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Cosa notiamo? Per le ITM la forte ascesa delle Call ITM e la scomparsa delle Put ITM

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Mentre per le OTM una prevalenza di Put OTM su le Call OTM che sono servite per sostenere il rialzo.

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ciao Antonio
come sicuramente avrai notato nella giornata di ieri hanno aperto anche tante put e call strike 25900.

Ciao Sergio, certamente! L'ultima settimana i frazionamenti inferiori degli strike hanno il loro peso

C'è rimasto da considerare gli Open Interest del future in tutto questo periodo saliti pesantemente a partire dal 3 gennaio di quest'anno.
Nella sola giornata di ieri sono aumentati di 2.446 unità il che ci farebbe pensare che il livello 26.000 è a rischio di superamento.

Sotto abbiamo il risultato che ci da il software in modo meccanico attraverso la lettura degli OI del solo future. Il verde prevale su tutti i fronti e la risultante è: continuazione della tendenza a rialzo.

Ciò che abbiamo detto a proposito degli Open Interest si sposa benissimo su quello che è successo in Europa nelle ultime settimane. La caduta del prezzo del gas ha ridimensionato notevolmente le aspettative sull’inflazione. Questo ha convinto il mercato - nonostante la retorica ancora molto da “falco” della Bce - che presto la Banca centrale europea potrebbe ridurre il ritmo dei rialzi dei tassi a differenza di quanto continua a dire.
Nella giornata di ieri per esempio, una mezza apertura a un cambio di rotta è arrivata: un’agenzia Bloomberg ha infatti indicato - da fonti anonime - che la Bce potrebbe effettivamente rallentare il passo dei rialzi dei tassi dopo il prossimo rialzo da 50 punti base a febbraio.

Aggiornamento ore 11.45

Il profilo di mercato è simmetrico. Il future consolida sul livello dei 26.000 punti. Tutta l'area di valore si trova sopra quella precedente e, naturalmente, anche il POC. L'oscillazione tra minimo e massimo è attualmente contenuta ma nel pomeriggio le cose potrebbero cambiare.

Volume profile attuale. Distribuzione simmetrica: VWAP con andamento lineare. Il prezzo sembra avere forza e si è portato sopra l'area di valore e cercherà di rompere i massimi di giornata.

Ecco come sono messi i titoli appartenenti all'indice Ftse Mib. La maggioranza si trova si trova sulla destra nella zona dei massimi. Fra i titoli migliori spiccano quelli dell'energia e tecnologici, mentre più indietro ci sono i bancari che però stanno recuperando terreno.

Aggiornamento ore 14.56

Dopo il consolidamento in area 26.000, la distribuzione dei volumi si sta aprendo e adesso presenta una asimmetria positiva dopo averla inizialmente azzerata. Il VWAP si è posizionato a rialzo.