Commento di chiusura di oggi martedì 16 gennaio 2018
Era inevitabile che prima o poi l’indice dovesse arrestare la sua corsa, del resto l’ipercomprato era ormai evidente e dopo nove sedute consecutive di rialzo richiedeva una pausa. Per carità niente di eclatante ma in prossimità delle scadenze tecniche anche piccoli movimenti possono mettere all’angolo qualsiasi strategia. Buon per noi che abbiamo anticipato l’intero movimento.
Alla fine quindi l’indice Ftse Mib chiude a 23.495 punti a -0,21%.
Dal punto di vista tecnico i volumi hanno accompagnato tutto il movimento prima con il PVP al di sotto del VWAP che continuava a sostenerlo e a farlo salire fino a toccare i massimi a quota 23.625. Poi, con l’apertura di Wall Street, tonica come sempre, entravano volumi in vendita tanto da formare un voluminoso PVP a 23.580 punti sostituendosi a quello precedente questa volta al di sopra del VWAP per cui si era creata una asimmetria negativa e soprattutto un’indicazione abbastanza forte ossia quella che gli istituzionali avevano deciso che era giunto il momento di monetizzare; e da lì il derivato si è bevuto più di 200 punti a ribasso. Rimane una forte asimmetria negativa e il fatto che alla fine non sono rientrati per cui mi aspetto una continuazione del movimento visto in chiusura.
Era inevitabile che prima o poi l’indice dovesse arrestare la sua corsa, del resto l’ipercomprato era ormai evidente e dopo nove sedute consecutive di rialzo richiedeva una pausa. Per carità niente di eclatante ma in prossimità delle scadenze tecniche anche piccoli movimenti possono mettere all’angolo qualsiasi strategia. Buon per noi che abbiamo anticipato l’intero movimento.
Alla fine quindi l’indice Ftse Mib chiude a 23.495 punti a -0,21%.
Dal punto di vista tecnico i volumi hanno accompagnato tutto il movimento prima con il PVP al di sotto del VWAP che continuava a sostenerlo e a farlo salire fino a toccare i massimi a quota 23.625. Poi, con l’apertura di Wall Street, tonica come sempre, entravano volumi in vendita tanto da formare un voluminoso PVP a 23.580 punti sostituendosi a quello precedente questa volta al di sopra del VWAP per cui si era creata una asimmetria negativa e soprattutto un’indicazione abbastanza forte ossia quella che gli istituzionali avevano deciso che era giunto il momento di monetizzare; e da lì il derivato si è bevuto più di 200 punti a ribasso. Rimane una forte asimmetria negativa e il fatto che alla fine non sono rientrati per cui mi aspetto una continuazione del movimento visto in chiusura.
Non hai i permessi necessari per visualizzare i file allegati in questo messaggio.
Meno si rischia più si guadagna ...