25/10/2018, 8:45
La festa è finita per Wall Street.
Chiusura in brusco calo per Wall Street. Il Dow Jones perde il 2,41%, il Nasdaq cede il 4,43% mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 3,08%. Per il Nasdaq è la peggiore seduta dal 2011.
Le vendite viste nelle ultime sedute sui listini americani pare siano solo un primo passo verso una fase ribassista conclamata in cui sta piombando la Borsa americana.
E’ ormai sotto gli occhi di tutti come il mercato statunitense stia attraversando una fase di debolezza diversa dal solito causata da una riduzione delle liquidità e da valutazioni che hanno raggiunto picchi stratosferici per cui è probabile che nelle prossime settimane le vendite siano destinate a diventare più aggressive.
Ci sono diversi i fattori che contribuiscono a questa debolezza dei mercati intanto l’intensificarsi della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina ma anche i rendimenti del Tesoro Usa più elevati (dovuti all'aumento dei tassi da parte della Federal Reserve che ha accelerato la riduzione del bilancio), senza dimenticare i problemi politici in Italia e le preoccupazioni per i negoziati sulla Brexit nel Regno Unito. E poi c’è anche la Banca centrale europea, che ha iniziato a ridimensionare il suo programma di QE.
La preoccupazione è che da una normale fase di contrazione dei mercati si passi a una fase di panico che determini un fuggi fuggi generale con un avvitamento della situazione su se stessa con un sell off generale.
Senza voler essere troppo allarmista, ci sono alcuni parallelismi con quello che accadde 30 anni quando si verificò quello che passò alla storia finanziaria come il Black Monday, il lunedì nero delle borse che portò Wall Street a cedere in una sola seduta il 22,6% del suo valore...
Meno si rischia più si guadagna ...