Ed ora…?
Dopo il lungo ponte pasquale, riprendono oggi anche le borse europee ferme nella giornata di Pasquetta a differenza degli altri mercati mondiali.
Dopo una volata rialzista incredibile dei primi 4 mesi, nell’ultimo periodo - il mercato azionario globale - non sembra muoversi con la stessa convinzione. Mancano poche giorni al mese di maggio. Non un mese qualunque per gli investitori azionari dato che maggio rappresenta l’inizio di una tradizionale debolezza dei mercati tanto da meritarsi nel tempo l’antico adagio “Sell in may and go away”, ovvero “vendi a maggio e allontanati dai mercati”.
Sono detti che possano contare su una serie statistica rilevante, che in un certo qual modo li giustifica e permette di non catalogarli nella serie “bufale”. Dal 1960, il mercato azionario statunitense ha guadagnato lo 0,3% in media tra maggio e ottobre e il 7,5% da novembre ad aprile. Ecco perché il detto prende significatività.
I dati macro mostrano una economia globale stagnante e una probabile recessione nel medio periodo. Nonostante tutto le borse in questi mesi hanno sviluppato un trend rialzista senza precedenti. Come mai? La ragione è molto semplice: il cambio di rotta delle Banche centrali, che hanno abbandonato il loro percorso di normalizzazione della politica monetaria per rimettersi in posizione accomodante.
Ma l’aumento del debito che alimenta le illusioni non può durare all'infinito!
Dopo il lungo ponte pasquale, riprendono oggi anche le borse europee ferme nella giornata di Pasquetta a differenza degli altri mercati mondiali.
Dopo una volata rialzista incredibile dei primi 4 mesi, nell’ultimo periodo - il mercato azionario globale - non sembra muoversi con la stessa convinzione. Mancano poche giorni al mese di maggio. Non un mese qualunque per gli investitori azionari dato che maggio rappresenta l’inizio di una tradizionale debolezza dei mercati tanto da meritarsi nel tempo l’antico adagio “Sell in may and go away”, ovvero “vendi a maggio e allontanati dai mercati”.
Sono detti che possano contare su una serie statistica rilevante, che in un certo qual modo li giustifica e permette di non catalogarli nella serie “bufale”. Dal 1960, il mercato azionario statunitense ha guadagnato lo 0,3% in media tra maggio e ottobre e il 7,5% da novembre ad aprile. Ecco perché il detto prende significatività.
I dati macro mostrano una economia globale stagnante e una probabile recessione nel medio periodo. Nonostante tutto le borse in questi mesi hanno sviluppato un trend rialzista senza precedenti. Come mai? La ragione è molto semplice: il cambio di rotta delle Banche centrali, che hanno abbandonato il loro percorso di normalizzazione della politica monetaria per rimettersi in posizione accomodante.
Ma l’aumento del debito che alimenta le illusioni non può durare all'infinito!
Meno si rischia più si guadagna ...